(SOM – Underground Activists) Già con il precedente “Peste” avevo lodato questi italiani, ma qui mi sembra che si vada di bene in meglio. Con “Mass Grave” i suoni sono diventati più personali e addirittura più pesanti. Il combo si è addentrato nei territori del brutal, con tracce più lunghe ed articolate rispetto al precedente lavoro. Strutture più complesse che vanno di pari passo con una qualità esecutiva di prim’ordine, sia negli strumenti che nella voce (da quello che ho capito quest’ultima è cambiata ma non fa rimpiangere il cantante precedente). Per essere al quarto album, la maturità mostrata è notevole. Il tutto è finalizzato per esprimere aggressività, potenza e rabbia incondizionate, un mattone di puro metal dove black, death e hardcore vengono mischiati per un mix esplosivo che non lascia il tempo di respirare. Un disco che convince in ogni traccia, ogni nota, un inno ad un genere troppo bistrattato per i miei modestissimi gusti. Semplicemente perfetti.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10