(Satanath Records) Ormai mi sono abituato alle produzioni della Satanath, dalla qualità media decisamente alta, questo va detto. E a mantenere alta la media ci sono gli Evilforces, progetto solista messicano di un tipo losco che si fa chiamare come un demone babilonese (presente quel simpaticone del film “L’Esorcista”? Ecco, proprio lui). Il black furente dell’album non lascia molto spazio all’immaginazione… diciamo che non lascia molto spazio proprio a nulla. Canzoni tirate e rabbiose, poco uso di suoni elettrici, tante chitarre impastate e voce da copione black metal. Il blastbeat si spreca, il basso macina tempi veloci e da spazio a chitarre che non vedono un assolo da un bel po’ di tempo. Alcune tracce suonano quasi black ‘n’ roll da quanto sono retrò, ma è in definitiva il bello del platter. Due pollici bene bene in alto. Grande Satanath, come quasi sempre…
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10