(Diamonds Prod.) Si chiama “Chapter IV” anche se il “Chapter II” non lo abbiamo mai sentito: nella discografia dei genovesi Athlantis, infatti, il presente disco è il terzo ad essere effettivamente edito, anche se i nostri hanno un altro platter nel cassetto, “Metamorphosis”, dal lontano 2008. La band è composta da volti noti del panorama heavy/power italiano (Pier Gonella, Steve Vawamas, Francesco La Rosa degli Extrema) e propone dieci tracce fedeli ai canoni del genere. La melodica opener “The Terror begins” ha molto dei primi Labyrinth, ma c’è qualcosina che non va nel mix, perché sento troppo avanti la batteria e troppo dietro le chitarre. Il disco finisce un po’ per soffrire per le soluzioni produttive: alcuni passaggi sarebbero stati certamente esaltati da suoni più corposi (il che non significa necessariamente plastificati in stile Nuclear Blast). In “Masters of my Fate” il guest vocalist Roberto Tiranti sfodera una delle sue consuete, ottime prestazioni; “Ronin” alterna parti lente ad altre di matrice speed, mentre “The endless Road” si fa apprezzare per le sue veloci progressioni. Anche il secondo guest Jack Spider fa la sua bella figura nell’ispirata “Crock of Moud”; apprezzabili pure le linee vocali della tirata “Reset”. Lo strumentale conclusivo “The final Scream” permette finalmente a Pier Gonella di esprimersi liberamente. Ci sono un paio di pezzi che suonano abbastanza canonici, e ricordano ora più ora meno le glorie dell’heavy/power italiano (i già citati Labyrinth, i primi Vision Divine, gli Athena): penso in particolare a “Face your Destiny”. Nel complesso, tuttavia, la prova si fa apprezzare.
(René Urkus) Voto: 7/10