Un punto di vista diverso. È stato strano parlare dei Cradle of Filth con qualcun altro che non sia Dani Filth. E nemmeno si tratta di uno dei componenti base della band come chitarristi o batterista. Ho avuto il piacere di incontrare Lindsay, voce femminile della band e tastierista sul palco. Ma considerando le tematiche gotiche ed erotiche trattate dalle canzoni di Dani, ho potuto osservare da un angolatura nuova e decisamente inusuale questa band vicina ai trent’anni di dominio! (READ IT IN ENGLISH)
MH: Ciao Lindsay. Come sta andando il tour? Avete finito l’est e i paesi tedeschi, e con oggi iniziate il settore “latino” del tour.
L: Oh, bene, molto bene. Siamo finalmente in un momento molto florido. Tutti hanno un buon spirito, ci stiamo divertendo, ci piacciono i giorni liberi, ci piacciono i giorni nei quali si suona, abbiamo una squadra fantastica. Tutto sta andando molto bene.
MH: Anche il tempo? (quella era una giornata fredda ed oscura dalle parti di Trezzo, ndr)
L: (ride, ndr) Oh si! Anche quello! Guarda, io sono dal Canada, sono abituata a -20°C, quindi questo clima è mite per me!
MH: Deve essere quasi estate per te!
L: Si! È quasi estate per me! (ride, ndr).
MH: Allora, sei relativamente nuova nella band. Solo due album con i Cradle of Filth fino ad ora. Com’è essere in una band con una storia così lunga (27 anni) e un leader come Dani, un direttore così carismatico?
L: Sono nella band da ormai cinque anni. Sai, all’inizio non ero sicura se rimanevo o meno, c’erano molti cambiamenti nell’ambito della band… ma alla fine sono arrivata al nocciolo, ho iniziato a capire come funzionano i Cradle of Filth e tutto è andato bene, so quale è il mio spazio, faccio il mio lavoro, la line up l’abbiamo fatta funzionare e abbiamo fatto l’album, una cosa grossa, e alla fine è bello lavorare con Dani. Qualcuno mi ha fatto la stessa domanda giorni fa su Twitter ed io ho risposto che è interessante lavorare con lui: andiamo bene in alcune cose, e non andiamo bene in altre, quindi quando qualcuno non sa fare una cosa, la fa un altro. E questo è ciò che fa funzionare la line up.
MH: Conoscendolo ed avendolo intervistato in precedenza (qui), so bene che è uno che sa scegliere bene le persone con le quali lavorare.
L: Esatto!
MH: La prossima è una domanda proprio diretta a te personalmente. Ho dato un’occhiata alla setlist del tour. Ho visto c’è una delle mie canzoni preferite dal mio album preferito, parlo di “Bathory Aria”. Fai te la parte parlata o usate una registrazione?
L: Usiamo una registrazione per la parte parlata, perché viene dal film, dall’attrice, e non può essere emulato… e poi è una voce molto diversa dalla mia, quindi abbiamo deciso che non posso fare quel parlato, ma alla fine c’è una parte di opera ed io devo cantare, quindi…
MH: Perché quando ho recensito l’ultimo album (qui), quando mi sono concentrato sulla tua voce e sul tuo cantato, ci ho trovato una tonalità che è compatibile con Ingrid Pitt, la voce originale sull’album dell’epoca…
L: Grazie! Che fico!
MH: Quindi mi sono chiesto se facevate questa canzone dal vivo per il fatto che ci sei tu!
L: No. No. Quando la canzone è stata messa nella setlist, ho chiesto a Dani se dovevo fare il parlato, ma lui ha detto di no, perché avremmo usato la registrazione.
MH: Forse Dani vuole tributare l’attrice che è deceduta qualche anno fa
L: Si. Qualcosa che ha a che fare con il rispetto. E comunque è stata una decisione di Dani.
MH: Sempre parlando della tua voce. Ho visto fate ”Nymphetamine”…
L: Si!
MH: Quel brano è stato un hit nel 2004 quando uscì. Ricordo che all’epoca la band cercò la vocalist giusta la quale poi risultò essere Liv Kristine, che tra l’altro è ancora ospite nel nuovo album…. insomma ho visto che la fate dal vivo, ho visto dei video online…
L: Si, la facciamo “Nymphetamine”…
MH: e tu la canti…
L: Si! Si!
MH: E come funziona con la tua voce che è molto diversa, diciamo non propriamente una soprano, secondo me qualcosa di più profondo. Come ti trovi a cantarla?
L: Bene! Voglio dire mi sono spinta fino a dove so che posso farcela con la mia voce e a Dani è piaciuto. Gli ho detto che posso provare a fare la tonalità di Liv Kristine, ma vengo meglio quando canto con la mia voce… quindi lui mi ha semplicemente detto di continuare così e fare ciò che so fare.
MH: Magari hai un range vocale più ampio…
L: Si, lui mi lascia essere la cantante che sono, considerando poi che ci sono un sacco di voci nel catalogo dei Cradle, ce ne sono molte di femminili, diversi parlati, diversi cantanti… io sono l’ultima arrivata ma ho una range di quattro ottave e per questo credo di poter cantare qualsiasi canzone. Alcune sono più facili di altre, ma trovo che canzoni come “Nymphetamine” e “The Death of Love” mi vengano facili, sono nel mio range vocale confortevole.
MH: In un certo senso hai una tonalità più profonda, un po’ soul se vuoi e quella era una canzone con toni alti, in origine.
L: Yeah! Grazie! Grazie!
MH: Vedrò dopo sul palco, un video di pessima qualità sulla rete non mi è sufficiente!
L: Grande! Grazie!
MH: Sulla mia recensione ho scritto che “Cryptoriana”, il nuovo album,è un grosso passo avanti con un ritorno a certe radici emozionali che la band aveva in passato. Comparato con “Hammer of the Witches” è decisamente un passo avanti, e confrontato con “The Manticore and Other Horrors” è un passo avanti ancora più grande.
L: Grazie!
MH: Il tuo parere su questa progressione e questo ritorno ad un qualcosa più, diciamo, spirituale…
L: Yeah, assolutamente! Voglio dire, abbiamo una buona line up, tutti sono coinvolti, siamo una band al completo ora, credo che ai tempi di “Manticore…” c’erano degli screzi tra Martin Škaroupka, il nostro batterista, e Paul Allender, ma poi tutto è cambiato, abbiamo quattro nuove persone, e c’è molta collaborazione, opinioni, contribuzione di materiale. Per questo, con una certa dinamica, quindi tutto è andato per il meglio, con un modo di lavorare molto credo che ora siamo tornati ad essere una vera band potente. Ero più coinvolta musicalmente su “Hammer of the Witches”, meno su “Cryptoriana”, ma i ragazzi -voglio dire chitarre, basso e batteria- c’erano elementi nuovi, volevano fare cose, quindi mi sono un po’ fatta da parte. Sapevo che stavano facendo delle cose fantastiche, quindi non volevo rompere, in un certo senso li ho lasciati fare quel che dovevano fare,quel che volevano fare, è stata una buona decisione alla fine anche perché mescoliamo idee e poi la band decide.
MH: A parte le voci femminili, non sei l’unica che si occupa delle tastiere.
L: No, lo fa il batterista.
MH: Quindi non suoni le tastiere in studio?
L: No. No. No. No. E non dipende da me, è così che funziona nella band. È una cosa tra Dani e Martin.
MH: e non pensi che con un ruolo più completo con le tastiere saresti in grado di contribuire al sound della band?
L: Oh. (con un sospiro quasi nostalgico, ndr) Yeah… Voglio dire … È che penso avrei un sound un po’ diverso da quello di Martin. Martin fa un gran lavoro, e credo che se lo facessi io avrebbe un suono più mainstrem, più romantico…
MH: … venderebbe di più!
L: Oh! Forse! Voglio dire, è una di quelle cose per le quali contribuisco quel che posso, ma alla fine della giornata decide Martin in quanto è nella band da più tempo, ora fa quel che vuole fare… quindi contribuisco dove posso, in passato ho dato molto contributo, ma poi l’80% è stato scartato, e va bene così, perché magari il mio materiale non è adatto ai Cradle of Filth.
MH: Ho delle opinioni che vorrei condividere con te e per le quali gradirei conoscere il tuo punto di vista.
L: Si.
MH: Quel ritorno a delle radici qualitative che sento nell’ultimo disco: secondo te, è perché avete nuova gente, me è anche per il fatto che Dani ha un side project, i Devilment. Dal mio punto di vista, in un certo modo se ne esce dal suo ruolo quando va con i Devilment. Poi questa nuova gente nei Cradle ha dato una rinfrescata. Mi piacerebbe sapere come la vedi tu, da dentro la band.
L: Si, lo penso anche io. Voglio dire, lui ama lavorare con i Devilment, ed è qualcosa che fa per uscire dai Cradle of Filth, per ripulirsi, rinfrescare le idee, e questo è perfetto. Ma, sai, questo poi aiuta a mettere tutto a fuoco quando torna nei Cradle. I Cradle sono una cosa grossa. E sono il suo bambino, una cosa che lui prende molto, molto seriamente. In qualche modo crea un contenitore… tutti i membri della band hanno altri progetti, quindi tutti abbiamo bisogno di prendere del tempo libero dai Cradle per fare dell’altro, ma quando si torna si ha una approccio fresco ed è proprio questo che mantiene salutare la dinamica della band.
MH: La tua visione della band oggigiorno. In tutti i suoi aspetti, band come band, come composizione, concerti, cosa vedi… io la seguo dall’inizio, quindi mi piacerebbe un punto di vista dall’interno di cosa sia la band oggi. Quello che ti va di dire, liberamente.
L: Penso abbiamo una dinamica salutare. Siamo come una famiglia, ci prendiamo cura l’un l’altro, badiamo l’uno all’altro, durante il tour ci aiutiamo l’un l’altro, penso ci sono meno ego individuali, è più un fare quel che è meglio per il benessere della band, penso stiamo facendo il nostro meglio con quel che abbiamo, e continuiamo a cercare di fare di più, fare il meglio che possiamo. E questo non solo per noi come band, ma anche per i fans, sai, penso abbiamo delle ottime idee e speriamo di realizzarle nel prossimo futuro.
MH: Ma a parte il concetto di famiglia o la vita personale, siete un gruppo di persone che sta assieme anche nel tempo libero?
L: Yeah! Certo! Andiamo tutti d’accordo!
MH: Ma nel tuo caso, vivi ancora in Canada, giusto?
L: Vivo in Canada, ma ci sentiamo spesso, quasi ogni giorno.
MH: Quindi non è solo un lavoro…
L: No, c’è anche amicizia tra noi (ride, ndr).
MH: Quella volta che intervistai Dani, gli porsi una domanda che vorrei fare anche a te. Io e lui abbiamo la stessa età, quindi gli chiesi -circa cinque anni fa- cosa vede nel suo futuro e quello della band, quando lui avrà 50 o 60 anni. E mi diede una risposta precisa quella volta. OK, tu sei molto più giovane, ma ti chiedo come prevedi sarà il tuo futuro artistico. In quanto alla tua età essere in una band black metal è una cosa. Quando avrai 50 o 60 anni sarà…
L: Diverso…
MH: … ecco, quindi ti chiedo se hai mai pensato a quel futuro.
L: Si, ci penso. Ci sono molte cose che vorrei fare. Faccio quel che posso per i Cradle. Ma sono anche un’artista solista, e ci lavoro molto alla mia carriera, ho un side project che si chiama Antiqva (con Xenoy, il cantante dei Ne Obliviscaris, ndr) che è una musica veloce tipo black metal combinata con musica classica.
MH: Tu suonavi anche nei Karmaflow, giusto?
L: Si, l’ho fatto, ma è stata una cosa di una sola volta. E a me piace collaborare e fare l’ospite con la voce per differenti progetti. Ed io ho sempre voluto fare qualcosa solo se ne sono molto ispirata, devo sentire che è una cosa che voglio fare. Per prima cosa, per quanto riguarda i Cradle, il mio rapporto con i Cradle è del tipo ‘chiamatemi quando avete bisogno di me’, perché, sai, questo è il modo migliore per lavorare con i Cradle, alcuni membri devono stare in questo ruolo. Secondo, per quanto riguarda la creatività, e non è una cosa collegata ai Cradle, penso che i miei sforzi sarebbero orientati principalmente alla mia band come solista, sarebbe una cosa mia ed è quello che veramente vedo nel mio futuro creativo. Farò sempre quel che posso fare per aiutare i Cradle of Filth, ma come artista solista quello è il posto al quale appartengo.
MH: Artisticamente, ti vedi in 20-30 anni ancora sul palco con una rock band come questa, o pensi piuttosto a qualcosa di più profondo, magari l’opera o cose simili…
L: Mi piacerebbe provare di tutto, anche se penso farò ancora musica rock, in quanto amo la musica rock, e posso fare dell’heavy metal. Però voglio anche fare cose come mini orchestre, o qualcosa con gli archi in un coro, ecco, quella sarebbe una cosa che mi interesserebbe davvero fare.
MH: Grazie! Fantastico, te lo richiederò tra 20 anni magari!
L: Yeah! Si dai, fallo! Fico!
MH: Una domanda che mi è venuta in mente guidando fino a qui. I testi di Dani hanno argomenti diciamo molto erotici.
L: Si!
MH: Per me è ok, ovviamente.
L: Naturalmente.
MH: Ma vorrei sapere la tua opinione di donna che suona con lui e che ha a che fare con questi argomenti sempre erotici, molto sessuali -anche in forma spirituale- ed infine molto oscuri. Mi piacerebbe sapere il tuo punto di vista femminile, la tua opinione.
L: È interessante. All’inizio non ne ero molto entusiasta. Ma mi convinsi che era solo il mio lavoro, che dovevo farlo, ma poi ho capito che la mia voce deve fare quei personaggi nelle canzoni, e ho deciso di non prendere la cosa seriamente, alla fine sono solo racconti, non c’è nulla di veramente sessuale o pensato per danneggiare le donne. È un aspetto dell’esperienza umana e va bene così.
MH: Ok, grazie! Un messaggio per i lettori di METALHEAD.IT… e per i vostri fans!
L: Oh! Oh! Grazie mille per il supporto! E grazie per leggere questa intervista! Cercheremo di continuare a venire in tour e vedervi tutti, ogni volta in ogni modo possibile!
MH: Grazie!
L: Grazie infinite!
(Luca Zakk)