(Debemur Morti Productions) I Porta Nigra sono i tedeschi Gilles de Rais, chitarra e basso, e O., batterista e voce. Il duo si esibisce attraverso una dimensione sonora oscura, derivata sicuramente dal black metal ma loro non sono creature feroci, sembrano essere dei sacerdoti di un culto che celebra le sfumature post e avantgarde del genere. I loro pezzi creano delle atmosfere che si rivelano davvero nere e ci pensa poi il montare dei riff che aumentano di spessore e diventano imponenti e cambiano il volto alle canzoni. Atmosfere inquietanti, del tipo Rotting Christ primi album, ma è la title track a svelare qualcosa di più spaventoso e cioè soluzioni più vicine a quelle degli immensi Bethlehem, loro connazionali. “Fin de Siècle” propone dunque dei pezzi che iniziano in sordina o manifestano un scenario dark (ascoltare “Absinthfee “) e semi-sperimentale. Pian piano il riffing diventa più corposo, l’atmosfera da oscura diventa gelida e anche il cantato (clean, scream e altro) passa molto spesso a frequenze folli. La mutevole densità del riffing, un drumming dal sound scarno, la voglia di fare anche altro mettendo synth, chitarre acustiche e archi nei pezzi, rende questi molto diversi tra loro. L’andatura della scaletta diventa un poetico ed elaborato flusso di suoni.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10