(Autoproduzione) Quattro ragazzi che dal North Carolina vogliono far rivivere lo spirito dell’heavy metal: storia sentita mille volte, ma i Knightmare portano certamente un buon voto a casa per il loro secondo album, pregno della giusta attitudine e capace di qualche interessante contaminazione. La titletrack è la più classica delle sgroppate heavy/power, con percorsi di twin guitars vagamente NWBOHM e un tocco molto americano nelle linee vocali e nei cori. I brani successivi sono di una certa lunghezza e complessità: “Banshee” alterna parti veloci a rilassate sezioni acustiche, ma ci mette anche un solo cadenzato di struttura quasi retro rock; “Supermoon” è tutta armonizzazioni dal taglio vagamente epico, sulla scia (addirittura!) di act come Eternal Champion. Con “Lake of Rage” siamo invece in pieno ambito hard’n’heavy, simile a quello che oggi scrivono gli High Spirits; un godibilissimo tuffo nel passato! La conclusiva “War Song” si colloca in pieno territorio epic metal, fra i Manilla Road più ‘puliti’, i Crescent Shield e i vecchi Last Empire. Non vi inganni la copertina ironica, i Knightmare fanno decisamente sul serio!
(René Urkus) Voto: 7,5/10