(Endless Winter) Una volta risolto, l’acronimo e titolo del primo album dei Fordomth lascia ben poco spazio all’immaginazione sul tema in oggetto; In Nomine Dei Nostri Satanas Luciferi Excelsi. Se il nome Fordomth vorrebbe tradire un’origine scandinava (di matrice norvegese e traducibile in “condannato”), quello che abbiamo tra le mani è invece l’esordio di una formazione catanese dedita ad un genere, il funeral doom, tanto ostico all’ascolto quanto appagante nelle sensazioni che riesce a suscitare. Attivi dal lontano 2013, i nostri giungono al traguardo di una lineup stabile solo quest’anno, fattore che ha permesso di concentrare gli sforzi e pubblicare questo “I.N.D.N.S.L.E.”. Seguendo il tragitto percorso dall’angelo ribelle dalla sua condanna all’incoronazione a principe degli inferi, i Fordomth ci scortano per mano in un turbinio musicale sulfureo e senza uno spiraglio di luce. Dopo una breve intro, fin dall’iniziale “Abyss Of Hell” è chiaro come i siciliani abbiamo il solo obiettivo di annichilire l’ascoltatore attraverso riff oscuri e malvagi che, pur strizzando sempre l’occhio ad una certa melodia, ne ipnotizzano la mente in una dimensione altra ed arcana. A sporadiche sezioni nelle quali la voce pulita di Federico Indelicato pare voglia alleviare la pena, urla e growl provenienti dall’abisso più profondo ristabiliscono in breve quella sensazione claustrofobica che riaffiora costante in “I.N.D.N.S.L.E.”. I quasi 25 minuti della successiva “Eternal Damnation” proseguono e confermano quanto lasciato intravedere nel capitolo precedente, esaltandone ancor più la formula. Lentezza estenuante, sezioni più eteree e sognanti oltre all’intervento, tanto inaspettato quanto ben concepito nella sua esecuzione, di un violino nella penultima “Interlude” sono poi parte integrante della proposta dei Fordomth. L’esordio discografico dei catanesi non può essere, fin dalle premesse, di facile assimilazione o impatto immediato. Perché affiori la vera sostanza della quale “I.N.D.N.S.L.E.” è composto, l’ascoltatore sarà costretto ad uno sforzo, una prova di fiducia e dedizione, che saprà però donare in cambio forti emozioni e, credetemi, inaspettate soddisfazioni.
(Davide Galli) Voto: 7,5/10