(Rockshots Records / Universal) Quando GL Perotti e gli Extrema si sono divisi, con un annuncio attraverso un eloquente comunicato stampa emesso dalla band, molti fan si sono posti qualche domanda sul futuro. Un futuro che i thrasher hanno varcato da subito con il nuovo cantante Tiziano “Titian” Spigno. Intitolare il settimo album in studio “Headbanging Forever” è una scelta decisamente chiara, netta e perentoria. Gli Extrema sono un’esistenza concreta, il thrash metal in questo paese. La band continua dunque a scaraventare addosso all’ascoltatore e alle platee ondate di thrash metal puro. Thrash di buona fattura, con cenni Testament, con progressioni alla Metallica di una volta, con un groove che si ritorna ai Pantera, senza mai scadere nel già sentito e rimanendo fissi sui cardini del genere. “Believer” apre con una dissonanza e scarica poi una furia potente e maestosa. Grande apertura, grande headbanging, enorme impatto. Canzone dopo canzone Tommy Massara, chitarrista e unico membro fondatore, e il duo ritmico Gabri Giovanna e Francesco Larosa spaccano in due gli altoparlanti e tutto quanto emette questi suoni. “Borders of Fire”, “For the Loved and the Lost”, “Paralized”, per citarne altre delle dieci canzoni totali, aprono oceani di riff e ritmi, solcati da un Tiziano Spigno che è perfettamente a proprio agio nel marasma dei suoi compari e, non da poco, finendo con l’essere sempre di fianco alla musica oppure emergendo in più situazioni. Il nuovo album degli Extrema è thrash metal vero e proprio e per quanto a momenti si ritorna agli anni ’90 nell’impostazione, la produzione è degnamente contemporanea e Massara e compagni non si adagiano nell’old style. Maledettamente attuali, fortemente vivi e carichi di adrenalina, con un passo decisamente imponente, gli Extrema temprano l’acciaio con un modo di suonare magnifico.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10