(High Roller Records) Il secondo disco degli svedesi Screamer è ancora meglio del primo: heavy metal rock all’ennesima potenza, con una produzione calda e avvolgente, e nove brani adrenalinici che mostrano cosa succede mischiando il rock dei Led Zeppelin, l’heavy’n’roll dei Motorhead e il metal degli Accept. “Demon Rider” parte sparata a mille, e poco dopo in scaletta le risponde l’indiavolato up-tempo “Slavegrinder”: musica a suo modo semplice, ma molto coinvolgente, registrata (e, quel che conta di più, concepita) con un gradevole tocco vintage. I cori di “Far away from Home” vengono direttamente dal cuore degli anni ’80; trascinante anche la titletrack che urla ‘I’d like to fly’, mentre “Mr. Noman” è un brano double-face, che inizia e si chiude su un mid-tempo pacato, ma contiene un’altra mirabile cavalcata. Ma gli Screamer non sono soltanto ritmi immediati e brani da ascoltare on the road: lo dimostra l’epica e conclusiva “Lady of the River”, costruita su un giro di chitarra che fa subito presa. Un disco davvero spumeggiante e vitale, disponibile anche su vinile (in tre differenti versioni), che vi darà una spontanea carica di energia positiva.
(Renato de Filippis) Voto: 8/10