(Candlelight Records) I Blasphemer, quelli italiani, dopo un’appartenenza all’ottima Comatose Records, entrano in Candleligth Records. Un passaggio che segna la magnificenza della band, al contempo un motivo di distinzione per quanto fatto fino a oggi. I lombardi come sempre esprimono tecnica restando incollati al loro feroce death metal. “The Sixth Hour” rappresenta un’imponente e polverizzante manifestazione dei Blasphemer. È un album privo di compromessi, anche quando le sue andature e l’atmosfera generale ricordano nelle pieghe qualche nome celebre. Resta inteso che sono situazioni nelle quali i Blasphemer inglobano e masticano anche soluzioni esterne a loro stessi ma rendendo il tutto proprio. Alcuni brani prevedono entrate lente, decadenti e poi la grande esplosione di energia con riff comunque oscuri, laceranti. “The Sixth Hour” avvince già dal primo ascolto e si lascia metabolizzare in fretta, ficcando nella carne dell’ascoltatore qualche rasoiata memorabile o non da meno chirurgica. Pezzi come “The Strumbling Block”, tra le cose più feroci e devastanti dell’album, il fulminante estremismo di “Lord of Lies” oppure l’elaborazione di “I.N.R.I.” e della divorante title track, sono momenti imponenti di questo album eppure non sono gli unici.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10