(Pure Steel/Audioglobe) Originariamente edito nel 1997, “Nine Tongues” è il terzo album degli us metallers Aska, che la Pure Steel rende oggi disponibile su larga scala nel doppio formato cd e lp. È uno di quei prodotti per i quali forse non si sentiva il bisogno spasmodico di una riedizione, ma in ogni caso è qui… e quindi vediamo i brani in dettaglio. “The Stalker” si porta dietro i suoni spigolosi caratteristici dei Metal Church, con una bella accelerazione finale. “Question” si diverte a spegnere le luci di colpo, con un break che arriva a suoni doomeggianti, ma subito dopo “Little Sister” è un pezzo di hard rock sbarazzino che non sembra avere alcun legame con quanto precede e quanto segue (se non con l’altrettanto rockeggiante “Liquid Courage”). Brani composti in tempi e ispirazioni diverse? Muscoli e ritmo in “Captain Crunch”, mentre la conclusiva “The Dream” è arrivata addirittura a ricordarmi certe cose ‘leggere’ degli Iced Earth. Poi spegnete subito lo stereo, perché la phantom track è costituita da dieci minuti di urla e risate registrate in modo da ferirvi le orecchie. Cultori del metallo dimenticato dei ’90? “Nine Tongues” vi attende. La restante umanità? Forse vivrete bene anche senza…
(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10