(Forever Plagued Records) Seducente e al contempo malvagio black metal inscenato con delle chitarre chiare nelle loro distorsioni appena scheletriche e a tratti dissonanti (su tutte nella canzone “Wher No Moon Rises”), sovrastate da un cantato roco e assorbito da questa aura di malsana cattiveria. Black metal greco, cioè di una scuola, che da sempre riesce a proporre musica fatta con un tocco personale e con una spanna sopra a molti quando si tratta di dare forma al concetto di oscurità e di malvagità. Il black metal dei Kult Of Taurus ritorna anche alle radici, all’epopea dei Mayhem dei primordi e ascoltando “Hidden in All Ages” lo si capisce senza troppi sforzi. I Kults riescono comunque ad andare oltre mantenendo anche un clima freddo ma di taglio contemporaneo, tanto da sembrare degli Shining più scarni e dozzinali. Il genere è presentato con istintività, le fasi veloci dimostrano questo, mentre i passaggi più lenti hanno una ricchezza compositiva superiore. Passaggi doomeggianti, momenti di tensione, atmosfere cupe e spaventose, situazioni fatte di groove e blackened, scorci atmospheric. Tutto molto seducente e con il tocco del missaggio e masterizzazione di Vicotnik dei Dodheimsgard.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10