(Svart Records) Oscurità assoluta! Nessuna concessione alla speranza, alla positività nella musica dei Profetus, band Finlandese dedita ad un doom catacombale con voce death metal, un growling profondissimo, gelido come gli inverni dei paesaggi Scandinavi ai quali si sono ispirati per concepire questo album. Il lavoro in questione consta di quattro brani, quattro marce funebri dominate da atmosfere tetre e riffs lentissimi, sulla scia di Cathedral di “Forest Of Equilibrium” e Saint Vitus. L’iniziale “The Rebirth Of Sorrow” è una lunga intro strumentale dominata dall’organo su cui si inserisce una malinconica chitarra acustica, molto suggestiva. La successiva “A Reverie (Midsummer’s Dying)” parte con un riff potente, molto lento e ossessivo, accompagnato dalle tastiere che conferiscono ulteriore oscurità, ma anche una certa solennità al brano. “Dead Are Our Leaves In Autumn” richiama un po’ le atmosfere dei Tiamat di “Wildhoney”, con quelle melodie di chitarra e la parte parlata ad inizio del pezzo. La decadenza dell’inverno è ben rappresentata dalla conclusiva “The Dire Womb Of Winter”, song dal riffing catacombale, triste e mortifero, dal feeling glaciale. Un album che dona sensazioni forti pur nella sua poca immediatezza, viste le svariate atmosfere impossibili da cogliere con un ascolto distratto. Ma se porrete attenzione alle atmosfere e agli scenari creati dalla musica, non ve ne pentirete di essere condotti in questo autentico viaggio nell’oscurità.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10