(Inverse records) Dopo due singoli finalmente il full length! Ci è voluto un anno, ma Aleksi Susi dei finlandesi 2 Wolves porta il suo progetto di industrial rock al vero debutto discografico. Nove tracce, delle quali sei nuove e tre appartenenti ai precedenti singoli, offrono una mezzora ispirata agli 80s, ai Rammstein, al gothic metal, ai Paradise Lost della loro fase synth-pop. Non mancano i momenti più violenti, più tirati, che comunque sono una espressione di freddo e malvagità in chiave digitale piuttosto che carnale e piena di orrore come succede in molte varianti del metal estremo. L’album è piacevole, coinvolge, ha ritmiche ipnotiche, una registrazione impeccabile e mantiene sempre un instabile equilibrio tra il metal ed il non metal, risultando attraente, sensuale. Tirata e grintosa la opener “Holiday In the Cold”. Estremamente dark “This Is My Base”, mentre “Inhale and Exhale” offre molteplici spunti: dal dark pop spudorato, fino ad accenni inquietanti che potrebbero occupare spazi su generi più estremi. “Bride of the Wolf (Another Fragile Bedtime Story)” intensifica l’oscurità con un tocco di perversione romantica e nostalgica. “And Locust Ate” offre creatività, ma non nasconde una marcata influenza darkwave mescolata con i Rammstein. “The Ship Has Left” è più rock, ma anche più atmosferica, più teatrale ed il risultato è molto appagante. Alla fine del disco sono collocate le tre tracce già note: le quali, specialmente “Non-Stop Non-Stop”, si collocano ancora sopra di tutto il resto. Certo, è un disco piacevole, pieno di oscurità, di sballo…. ma dopo le tre canzoni dei due singoli, la vera novità sono solo venti minuti di musica… la quale non supera quanto già diffuso. E’ un peccato. Ripeto, l’album è bello, ma mi aspettavo molto di più, in quanto il gusto, lo stile, la creatività sembrerebbero non mancare…
(Luca Zakk) Voto: 6/10