(Nuclear Blast) Fantastico! Non ci credo. Vedo, ma non credo! Sapete, mi sembra ottimo che un genio deviato, che domina il mondo da dentro la sua culla di marciume, decida di infestare (ulteriormente) l’aria che respiriamo con altri mefitici progetti, magari con altri demoni della scena, ad esempio il Sig. King Ov Hell o magari Mr. Ice Dale. Ma di solito quando sei al comando degli inferi, seduto sul trono nei gironi più sepolti nel ventre della terra, cerchi di restare dove sei, magari provi un ulteriore livello di inferno, inferi più abissali. E’ logico. E’ sensato. E’ la tua carriera. Invece no! Mr. Dani Filth sorprende tutti: domina con i Cradle of Filth, attrae con i Temple of the Black Moon e… riparte da zero, riparte dal purgatorio ed inizia nuovamente il viaggio discendente attraverso le spirali che sprofondano nelle fiamme eterne con i Devilment! Certo, Nuclear Blast sta nel mezzo (ovvio), ma questo nuovo gruppo di gente praticamente sconosciuta (o certamente non ad alti livelli di fama), è una sfida, un rinascere, un ricominciare! Ve lo immaginate Dani Filth -abituato ad essere il front man di una band che si traina dietro una fila di supporter, ogni loro concerto è quasi un festival- a cantare per una band che apre in tutti gli eventi di un tour europeo? Che apre per altre due bands? Che assume il ruolo di “vediamo se l’impianto audio tiene?”, il ruolo “faccio da cavia per gli headliners!”? Ebbene si! I Devilment (che andrò a vedere!) saranno in giro per l’Europa tutto Novembre aprendo per Motionless In White (aehm, scusa, chi?) e per i grandissimi Lacuna Coil. Dani Filth, sulla scena mondiale dagli inizi ’90 apre per Cristina Scabbia, sulla scena da quasi un decennio in meno. Stupefacente! Conoscendo gli assurdi e perversi ego di molta gente del main stream, devo solo inchinarmi all’onestà e all’umiltà, corredata da sincera genialità, di Dani Filth! Anche perché questi Devilment sono tosti, e “The Great And Secret Show” non è un album da due soldi, registrato in cantina per cercare di afferarsi sulla scena comprando uno slot dalla bottega del tour promoter dei Lacuna Coil! “The Great And Secret Show” è una figata pazzesca! Descrizione? Vediamo: un po’ di Cradle Of Filth, ma senza il black, senza la sinfonica. Un po’ di horror metal… Rob Zombie, Alice Cooper. Un pizzico di industriale, ed una sequenza massacrante di randellate sulle vertebre!!!!!! Questo è un disco che pompa benzina nel sangue in maniera brutale! Non c’è una canzone che ad un certo punto non ti prenda per le orecchie e ti sbatta la testa contro il muro, sul tavolo, per terra… dove diavolo viene più comodo! Head banging assicurato, feeling cadaverico sicuro, pesantezza fuori scala… ed un groove perverso, poderoso, letale… che non lascia fuori nulla: svolti scenografici, accenni epici, deviazioni power, stranezze prog… sempre su una base ritmica che prende le vene che avete nelle carni e le pizzica come corde di un’assurdo strumento elettrico. La voce di Dani è superba: con le sue solite malate deviazioni improvvise (dal growl al grido e ritorno) costruisce canzoni irresistibili, grazie anche al suo superlativo stile nello scrivere (e cantare) testi. Credo fermamente (e glielo dissi di persona…) che sia un genio nel violentare la lingua inglese per creare flussi di parole che hanno una musicalità propria che viene ancor prima della musica suonata dagli strumenti -un poeta apocalittico- … e le dieci tracce di questo album sono la definitiva conferma di questa mia teoria. L’album apre quasi sensuale con l’arpeggio iniziale di “Summer Arteries”, un pezzo che improvvisamente diventa tragico, lacerante, crudele… con chitarra pura che diventa elettronica digitale, con arpeggi che diventano riff violenti… il tutto costruito su un pulsare che accelera il battito cardiaco, la velocità dei globuli rossi nel sangue! Fantastico il titolo della seguente: “Even Your Blood Group Rejects Me”… un pezzo che ti trapana il cervello e nel foro risultante ci versa dentro un mix impossibile di veleno, sostanze inebrianti e dinamite. “Girl From Mystery Island” è un capolavoro: ritmica ai confini dell’industrial, con un groove spietato, Dani che canta come un pazzo, un ritornello che è una ritmata sequenza di mazzate sulle ossa; il tutto con la sensualità della voce di Lauren Francis (la tastierista) e divagazioni con strumenti totalmente non convenzionali, completamente lontani dal macinasassi sonoro che rappresenta il sound dei Devilment. Cinematografica e piena di ottima Filth-Influence “Living With The Fungus”, mentre “Mother Kali” è una traccia che toglie la vita, ma con il calore e l’esotica sensualità delle sonorità orientali. “Staring At The Werewolf Corps” confonde deliziosamente le idee con quegli archi torturati da un riff micidiale che si evolve su un qualcosa di travolgente e magnetico, esattamente come il leitmotif della successiva “Sanity Hits A (Perfect) Zero”, un pezzo che -come gli altri- non offre pace alcuna al collo, alle vertebre, alle ossa. Inquietante e piena di horror e magia “Laudanum Skull” mentre la conclusiva title track è un testamento, un addio, un saluto pieno di morte, decadenza… con quel pianoforte da brividi incastrato dentro possente metallo inflessibile. Credo che questo progetto, che a differenza del latente Temple of the Black Moon, è partito di brutto sia a livello discografico che live, abbia scatenato Dani Filth, gli abbia dato un nuovo stimolo, un nuovo spunto, togliendolo -forse- da una ovvia pluriennale prigionia dentro la sua stessa creatura, i Cradle Of Filth, che come tutte le band di lunga data deve subire alti, bassi, avvicendamenti ed un ovvio costante confronto con il mercato discografico, un mercato che abbraccia nuovi trend, cambiamenti, direzioni… mettendo costantemente a dura prova l’artista, che ad un certo punto deve trovare il compromesso tra vivere e creare liberamente. I Devilment non sono la band di Dani Filth. Sono la band del fondatore Daniel Finch (chitarra)… è lui il Dani dei Devilment… e pertanto si è materializzata la perfetta situazione dove il vero Dani non si è posto alcun limite, generando un immenso beneficio per questo progetto … ed anche per se stesso. “The Great And Secret Show” è un album stupendo, uno di quelli che occuperà con vanità la mia folta collezione di vinili. Ed il vinile di questo album sarà blu scuro… come l’imbrunire …il primo livello di colore verso l’oscurità assoluta!
(Luca Zakk) Voto: 9/10