(autoproduzione) Strano progetto questo duo italiano. Autori di musica senza definizione, forse da ascoltare ed eventualmente definire, effettivamente riescono a spiazzare, ad incuriosire, attirare. Un chitarrista. Un tastierista. Una comune voglia di impattare, specialmente dal punto di vista visuale (i loro video sono grandiosi!) li porta ad una realtà nella quale io ci trovo -con immenso piacere- un fiume di dark wave intersecato con una componente metal caratterizzata da un filo di pesantezza capace di rendere tutto più tagliente ed incisivo. Molto belle le due voci, specialmente quella di “P” il quale offre una performance sia potente che lineare, a volte con un timbro vocale che sembra veramente essere uscito da album dei Depeche Mode. L’EP è corto, solo due canzoni, ma estremamente convincente. “We Are Coming” è un pezzo che si marchia nel cervello immediatamente, ricco di una componente melodica e catchy, con un esplicito messaggio sociale. “Sorry” è deliziosa, romantica, triste, profonda, sensuale… fattore evidenziato dal bellissimo video; un pezzo al pianoforte immenso. Un progetto che promette moltissimo: composto da immensi flussi di melodia, oscurità, gothic, passione, energia, componente sociale, politica, condanna, offre una visione diretta di una vasta gamma di deviazioni umane. Visuale e sonoro. Sonoro e visuale. Forse due forme artistiche che non sono mai state veramente divise: forse fanno parte di una unica grande entità, alla quale i Soulspirya da una forma.
(Luca Zakk) Voto: 7/10