(Nemeton Records) Dallo split dei Draugr, gloriosa band pagan metal abruzzese, nasce il duo Atavicus: Lupus Nemesis e Triumphator si dedicano ancora a cantare gesta eroiche e tradizioni degli antichi popoli italici, ma stavolta lo fanno aumentando in modo esponenziale il tasso di epos nel sound. Ne viene fuori quindi un lungo ep (oltre 36 minuti) che sembra miracolosamente mettere d’accordo i fan dell’heavy metal più guerriero e muscolare con quelli del pagan più blackeggiante: impresa finora riuscita, con questo livello di commistione e amalgama, soltanto a Bathory… “La Disciplina dell’Acciaio” è la cosa più epica, senza ombra di dubbio, che mi sia capitato di ascoltare in questo 2014: se tracciate una linea fra i Wotan, i Rosae Crucis e i Virgin Steele più barbarici, all’intersezione troverete questo brano, che si concede all’epic metal grazie a un testo indovinatissimo (raramente ho sentito un italiano così musicale e poetico in un brano metal) e giri marziali. Con lo strumentale “Epos”, il tasso di epicità raggiunge il massimo possibile per questi suoni e per queste atmosfere (il che significa che siamo al livello di Basil Poledouris e la colonna sonora di “Conan the Barbarian”); più ordinario, ma non questo disprezzabile, il furioso pagan black di “Lucus Agnitiae”, mentre “Sempiterno” media ottimamente fra le due anime del sound, concedendo ora più all’heaten, con blast beats indiavolati, ora più al metallo muscolare, con le linee vocali in clean, le atmosfere sacrali e il ritornello praticamente da power metal. Anche “Superbia in Proelio” si chiude in un trionfo maestoso, e pure la cover di “Tyrants” degli Immortal è resta con una solennità bathoriana. Raramente sono stato così colpito da un ep d’esordio (che naturalmente, per quanto descritto, di esordio non è): impongo agli Atavicus di deliziarci quanto prima con un grandissimo full-length!
(René Urkus) Voto: 8,5/10