(Qua’ Rock Records) Cosa accomuna la figura di un avvocato penalista e quella di una scrittrice? Una Gibson Les Paul! Paola Pellegrini è ambedue le cose, ma all’occorrenza imbraccia anche la suddetta chitarra per esibire la propria anima musicale, confinata tra l’hard rock, il rock puro e il punk. “Dreams Come True” è potenza ed energia, canalizzate attraverso undici canzoni accattivanti e soprattutto scatenate e grintose. L’opener “Love My Game” è un hard rock irruento, la seguente “Amore Abissale” ha un intercalare sul punk con un atteggiamento dirompente. Le due canzoni dunque segnalano immediatamente il doppio binario stilistico dell’album. La canzone “Dreams Come True” ricorda il clima delle prime L7 e dell’epoca delle riot girls. L’istinto crudo e ruvido si fa vivo in ogni canzone: chitarra e ritmi si fanno sentire, la voce cantilena con melodia oppure attraverso una rabbia roca. Paola Pellegrini crea anche scorci andanti e sempre carichi di energia, come nel caso dell’arrangiamento ben curato di “Take Me”, “Enough” che ha un sensibile pathos e uno straniamento dall’hard rock e dal punk che grava nel resto dei pezzi. Trova posto anche un simil blues in “All Right”, canzone condita da un testo divertente. Paola Pellegrini nelle parole sviluppa immagini, atteggiamenti e concetti da rocker, con messaggi diretti e racchiusi in un clima di semplicità. Forse è un po’ debole il testo “Senza Difesa” (il quale sembra allacciarsi a quello di “Amore Abissale”), eppure le parole italiane o inglesi che siano della Pellegrini alla fine si sposano con la musica. “Dreams Come True” è un album sfrenato e semplice.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10