(Scarlet Records) Temperance: una band italiana di cui annotarsi il nome! Metal moderno, accattivante e veloce per questo “Limitless”, che conferma tutto ciò che di buono si era visto nel debut (recensito QUI). Certo, i puristi potrebbero non apprezzare le numerose concessioni all’elettronica, al mainstream se non addirittura al pop… ma da purista vi garantisco che sono rimasto comunque conquistato! Un coro di bambini e una tastiera spaziale aprono “Oblivion”, gothic metal moderno fra Evanescence, Visions of Atlantis e Within Temptation: aspettate di arrivare al refrain boombastico e vi correrà un brivido lungo la schiena… Nella splendida “Amber & Fire” coabitano echi orientali (nei passaggi strumentali) e folk (nel refrain); veloce e irresistibile anche “Save me”. Altro ritornello affascinante (e incredibilmente anni ’80!) per “Mr. White”; una scheggia di potenza e melodia anche “Here & now”. Con “Side by Side” c’è quasi da pensare a una versione iperveloce di “Neverending Story”! In “Burning”, uno dei pochi pezzi in cui abbia davvero sentito l’influenza degli Amaranthe, abbiamo anche qualche gradevole tecnicismo delle chitarre di Marco Pastorino e Sandro Capone; con la trionfale titletrack si chiude un disco giovane, sparato a mille, sicuramente molto accattivante (ma non ‘commerciale’, qualunque cosa voglia dire questa parola). Lo promuovo a pieni voti perché, accettate le regole del gioco, “Limitless” è un prodotto di gran classe.
(René Urkus) Voto: 8/10