(Metal Scrap Rec.) Esordio maledettamente interessante questa pensata a due che prende il nome di Dan Deagh Wealcan. Il russo Mikhail A. Repp e l’ucraino Eugene Zoidze-Mischenko con “Two Straight Horizontal Lines and the Organized Chaos in Between: Director’s Cut”, si cimentano in un incrocio tra stili che raggiunge una forma finale ben definita. Industrial, metal, passaggi tra l’ambient e la techno, atmosfere da colonna sonora, post-rock, sperimentazione, si coalizzano per una base sonora vivace e altamente cangiante. Mik ha lavorato a questo materiale tra il 2012 e il 2014, attraverso l’uso di chitarra, tastiere, sequencer e altri aggeggi, mentre Eugene detto Iowa si è inserito con la voce. Il tutto in situazioni casalinghe, nelle quali la strumentazione è stata riportata nelle note dell’album: l’uso di un MacBook Pro, il Cubase, iPad di terza generazione e via dicendo, hanno reso possibile questo carnevale sonoro che per una prima terza parte si rivela piuttosto incline all’industrial. Il secondo terzo è molto più sincopato, sfocia in qualche piega jazzcore, in scatti techno, in virate electro-industrial. Nell’ultimo terzo il formato canzone sembra ritornare a galla, pur scompensandolo con pause, sospensioni e modifiche varie che comunque non nuocciono a una linea melodica generale. Questo “Director’s Cut” sembra il prodotto di un apprendistato dai Ministry degli ultimi anni dei novanta, The Dillinger Escape Plan, Nine Inch Nails e altre cosucce del genere. Il tutto trasformato in un clima che rende i quasi quaranta minuti dell’album un ipotetico impianto sonoro che descrive l’assurdità del mondo moderno. Durezza, melodia e derive sperimentali sono l’essenza del tutto.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10