(Buil2Kill Records/Nadir) Tanti anni fa successe qualcosa. Un qualcosa che lasciò un segno indelebile. Quel fantastico capolavoro dei Fastway – “Trick or Treat” – amplificò completamente le mie visioni sul rock, sul metal, sul male e sul legame tra queste cose anche grazie alla vasta diffusione avuta con il film omonimo (in Italia “Morte a 33 Giri”). Ricordo quel sound mostruosamente coinvolgente. E quella voce meravigliosa -quella di Dave King- che rendeva tutto ancor più peccaminoso. Trent’anni dopo vedo dal vivo i Reckless e sul palco con loro, vedo nuovamente i Fastway. E vedo anche i WASP, i Twisted Sisters. Vedo i Motley Crue e pure i Guns ‘n’ Roses! La band italiana è devastante: i quattro rockers sono perfetti, nostalgici, superbi… e sembrano veramente teletrasportati qui, in questi anni oscuri, direttamente da quei tempi gloriosi, schizzati, fuori controllo, pieni di colori… quei tempi così lontani, così glam! Non inventano nulla di nuovo i Reckless con questo loro secondo album dal titolo chiaro e forte: “Too Glam To Die”. E non vogliono inventare nulla di nuovo! In una epoca dove il sound degli anni 80s è tornato per risollevare le persone da trent’anni di oscurità e decadenza (iniziati con il grunge), forse per ridare colore al buio, sono le tinte accese, fucsia, fluorescenti dei Reckless ad offrire la medicina giusta, la pillola per uscire di testa, la (over)dose di eccitante perfetta! Undici capitoli di street glam metal, quasi cinquanta minuti di hard & heavy tosto, che dimostra un amore per l’hard rock, per il glam ma anche per il metallo più pesante e tagliente! La voce di A.T.Rooster è fantastica e naturale (l’ho visto dal vivo… fidatevi!): un incrocio perverso tra Dave King, Axl Rose e Udo Dirkschneider, sempre capace di fendere l’aria con grida malvagie ed un tono che riscalda, eccita, fa impazzire, invita all’eccesso. Musicalmente sono un trionfo del sound ’80, con un palese (e dovuto!) tributo stilistico di grandi nomi…. dai Crue ai Cinderella, dagli Skid Row ai Fastway stessi. La title track è introdotta dal suono di una cassetta nel tapedeck… per poi esplodere con un pezzo tirato, inneggiate, selvaggio… molto poco glam, decisamente metal old style! “What I Need” è cattiva, ma già inizia a materializzare quel sound che fa pensare ad un video zeppo di figure femminili scarsamente vestite. Ma sono le ritmiche lineari e pulsanti il territorio perfetto per i Reckless: “Wild Sensation” è elettrizzante, potente, maledettamente vintage! Fantastico il suono, superba la registrazione, immensa la produzione: offre con perfezione moderna quel feeling pieno di elettricità statica che caratterizzava il sound proibito, quello dei cattivi ragazzi, quello condannato dai telepredicatori, quello tipico degli 80s. Se “Wild Sensation” è fantastica, la seguente “Thrill Of The Night” è la ragione per la quale comprare questo disco, per la quale ascoltate questo genere… la ragione per la quale l’hard e glam non moriranno mai! Sei minuti di ritmica che confonde il sangue nelle vene, di decadenza in chiave glam, di dichiarazione di intenti i quali hanno senso di esistere solo di notte, solo quando il mondo non appartiene più alla gente normale. Spensierata “Kiss This!”, veloce e sconvolta “Drivin’ With My Old Car” (vecchia ma sempre otto cilindri…). Power ballad trionfale con “Tears Of Glory”, nella quale emerge un synth maledettamente out of date, out of time…. ma eterno ed oscenamente intenso. Struggente –anche grazie alla voce volutamente straziante- l’altra ballad intitolata “I Was Born To Make You Dream”, pezzo caratterizzato anche da un ottimo assolo. Il metallo tagliente e proibito torna con “We’re Born To Fight” e la grintosa “Shout” che chiude il disco con un comando, uno stato d’animo, un desiderio che vuole essere pienamente soddisfatto! Un grido lacerante che tuona forte, che viaggia nel tempo partendo dagli anni ’80, da qualche parte laggiù nel mezzo della strip, tra tacchi altissimi e make up esagerati, tra droga ed eccessi senza limite, tra ribellione e dita medie al vento, tra rivoluzione e nuovissimo irriverente trend. I Reckless sono semplicemente senza tempo. Senza epoca. Senza età. Forse non sono nemmeno vivi. Vengono da un’altra dimensione. Forse Sammi Curr non apparteneva ad un film, ed è ancora tra noi…
(Luca Zakk) Voto: 8/10