(Nordvis Produktion) Niente metal. Nessuna furia black cadenzata da drumming eccessivo e chitarre perverse. Ma qui c’è l’essenza del viaggio introspettivo che porta al metal, al black, all’evoluzione sonora in chiave estrema. Si tratta di un vinile. 37 minuti di durata. Sette tracce che sono la colonna sonora di una notte nelle foreste finlandesi, notte passata guardando le stelle, ascoltando i rumori della natura e pensando al passato, alla storia, alle origini. Il duo Tervahäät propone musica folk spinta ai limiti. Spinta al concetto vero di colonna sonora. Spinta verso rituale puro. Atmosferico senza confine, questo album è estremamente lontano da concetti felici, ma non tocca minimamente furia, rabbia o depressione. Un album che apre una porta nella mente, una porta dalla quale uscire, esplorare, percepire per poi tornare più maturi, più saggi, più profondi. Con la conoscenza. E la storia. Il tutto tra natura, tradizione, l’oscurità della notte; e la luce del giorno, riflessa dagli alberi, esaltata dall’acqua: fino alla notte successiva.
(Luca Zakk) Voto: 8/10