(Svart Records) Tanta oscurità. Solo elettronica. Niente metallo. Ma un album favoloso, magnetico, psichedelico, un sound che annebbia la mente e devia le sensazioni. “Tähtiportti”, in finlandese, significa “Stargate” ed il nome si adatta perfettamente alla tipologia di sound, anche se qui non manca in vago filone mistico e sciamanico mescolato con disagi metropolitani ed industriali. La cosa sconvolgente è una ulteriore conferma di cosa sono in grado di fare certi artisti trasversali. Artisti che, in questo caso, sono anche Reverend Bizarre, Opium Warlords, Orne, Spiritus Mortis… si, perché questo progetto è uno dei tanti dove milita il genio di Sami Albert Hynninen (intervista qui), un artista capace di cambiare forma e colore in qualsiasi momento, dando vita ad espressioni artistiche sempre diverse, sempre stimolanti, sempre geniali. I trentacinque minuti di musica ambient/tecno però, integrano perfettamente una vasta quantità di concetti tipicamente metal: morte, oltretomba, esseri oscuri, diavoli, decadenza, depressione con un costante sublime -quanto sottile- senso di autoironia (a partire dal moniker stesso, passando per la copertina!). Musicalmente siamo forse lontani dai gusti tipici di un ascoltatore metal “old schoool” o “trve”, ma è impossibile non notare la qualità, la precisione e l’intelligente creatività impegnata nel dare vita a tuonanti testi oscuri (tutti in finlandese) i quali generano ansia e delirio, risvegliando paure e incubi nascosti. Dal punto di vista tecnico c’è un calderone geniale di techno primordiale, con una forte componente darkwave, tanto synth pop anni ’80, tutte forme musicali che negli anni si sono incontrate e scontrate con il metal tante volte, dando origine a progetti o opere importanti (non dimentichiamo un certo capitolo della carriera dai Paradise Lost, tanto per fare un esempio). Un viaggio digitale nell’abisso. Poesia oscura. Temi volutamente provocanti (il titolo della canzone “Poikarakkaus” si traduce in “Love Between Boys”…). La magia del suono di una lingua mistica come il finlandese, interpretato da un artista superlativo. Forse un vero viaggio attraverso quel varco tra le stelle.
(Luca Zakk) Voto: 9/10