(Autoprodotto) EP intenzionalmente diverso dalla normale produzione della one man band greca Spectral Lore, abitualmente impegnata in un black con direzione atmosferica ed ambientale. È propio la componente ambientale che prende il sopravvento in questa release, rendendo le otto tracce intenzionalmente non-metal, con ispirazioni artistiche dichiarate ricercabili tra Steve Roach, Tangerine Dream, Oöphoi, Solar Fields e Stellardrone, con l’aggiunta di colonne sonore di alcuni giochi online. Una divagazione ben fatta, che l’artista propone coraggiosamente senza cambiare il moniker del progetto black originale, restando dunque fedele ad una identità personale. L’album è un autentico viaggio galattico, dove le varie tracce, nonostante siano ben definite e opportunamente titolate, sono in realtà un continuo di suoni digitali, atmosfere fredde, scenari extra terrestri descritti nelle varie situazioni ipotizzate: dal noise di “Trespassing into the Event Horizon (The Calling)” al digitale elettrico remotamente synth pop di “Asteroid Mining (Abandoned Space)“. Niente metal, per l’appunto. Ma una sapiente resa emozionale, capace di materializzare stati d’animo, immagini, fantasie e sogni.
(Luca Zakk) Voto: s.v.