(Sathanath Records) Sono sei le band che popolano questo split della Satanath Records, etichetta di San Pietroburgo. Sei modi di intendere l’inferno, ma più di ogni altra cosa di offrire uno scorcio su diverse realtà underground del pianeta. Gli indonesiani Barzakh aprono le ostilità con un black metal dal taglio classico e con buone e continue variazioni nei temi musicali e nei ritmi. Melodie epiche e vibranti sono elementi che balzano subito all’orecchio. I Barzakh hanno già inciso due album e diverse altre cose, come i loro dirimpettai geografici Goresluts, band malese che si dedica a un death-grind possente e rabbioso. Sound coinvolgente, ricco di groove e due canzoni interessanti. Gli Horrorific Disease, giapponesi, nascono nel 2011 da Makoto Mizoguchi (Abraxas e ex-Hate Eternal), realizzano un demo di successo, “Disease From Hell”, e un album di debutto, “Outbreak”, grazie a un death metal che forgia i crismi del genere attraverso diverse correnti (svedese e americana in primis) e una vivacità compositiva che i due pezzi qui presentati, “Slaughter” e “The Pissed Punisher”, svelano ampiamente. Si tocca anche la Thailandia con i Savage Deity, altra band death metal molto oscura e un tantino rozza nei suoni, ma pur sempre rabbiosa e volubile nelle composizioni. Sfrenati, possenti, arcigni, i thailandesi si rivelano una feroce e spietata incarnazione del death metal. Ai limiti dell’ascoltabile i Shadowmirth del Brunei, a causa di una registrazione che ovatta e fodera i suoni. Una qualità non eccelsa, ma non tale da nascondere l’anima piuttosto melodica di questa band che si pronuncia attraverso riff e temi melodici dal taglio epico e che nel complesso fondono doom, death e black metal. La band è composta da quattro elementi che hanno e avevano diverse partecipazioni in altre band, ma i due pezzi presentati in “6 Ways of Hell” sono la prima cosa realmente pubblicata, nonostante un passato che ha visto la band sciogliersi e sparire per anni. I Suicidal sono di Singapore e sono sfrontatamente black metal. Anche loro incrostati da una registrazione non eccelsa, ma non tale da pregiudicare l’ascolto e comprensione di queste due infernali canzoni. Un solo album all’attivo, ma la partecipazione a diversi split per i Suicidal. “6 Ways of Hell” è un grimorio dell’underground, nato per descrivere realtà lontane a noi europei, ma non meno occulte e malefiche rispetto alle formazioni che popolano il nostro continente. Solo gli Horrorific Disease sembrano fuori dal tema infernale dal sound generale, grazie a quel substrato crust che infarcisce la loro musica, ma il resto è per davvero nel segno del pentacolo rovesciato.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10