(AFM Records) Nel 2012 scrissi, recensendo “Powerplay” di questi rockers svizzeri: “I Shakra sono fantastici.”. Ora potrei dire dire che sono migliorati di molto… ora sono superlativi. Hey… e hanno pure cambiato il cantante! Del precedente scrissi “bravissimo, che tra l’altro ricorda la new entry dell’altra hard rock band svizzera, i Gotthard.”… però quello nuovo non è nuovo…. è Mark Fox, quello li portò al successo, e devo dire che mi fa impazzire e che tale esaltazione deriva dal fatto che non riesco proprio a smettere di trovarci una esaltante similitudine con sua altezza reale Joe Elliott (Def Leppard). Guardatevi il video di “Hello” (la opener): … auto potenti, donne da urlo, rock’n’roll a palla… ma che cazzo volete di più nella decadenza del secondo decennio degli anni 2000? Per fortuna esistono bands come queste! Che poi loro sono sulla scena da fine anni ’90 quando l’hard rock americano era già morto e sepolto mentre quello europeo ne rappresentava la reincarnazione. “High Noon” è una batosta di cinquanta minuti, dove l’unico pensiero che avrete sarà -a caso- sparso tra alcol, sesso, vita languida, sbandata, droghe, casino, feste, concerti in arene, totale mancanza di sonno… per i giovanissimi: benvenuti nel mondo di noi che avevamo la vostra età circa una trentina di anni or sono! “Hello” apre senza pietà. Chitarroni e riff travolgente. Se ci hanno fatto sopra un video ci sarà un motivo, no? La title track è cadenzata e rappresenta il groove da manuale. Grande singing, con un gusto di pop vintage su “Into Your Heart”, mentre la potenza di “Around The World” è contagiosa. Selvaggia “Is It Real”, immensa e struggente “Life’s What You Need”. “The Storm” vi sballa il ritmo cardiaco, “Raise Your Hands” è quasi power metal, è gloriosa, è farà dannatamente impazzire i vu-meter a lancetta, i quali esploderanno con vostro totale piacere. Tracce prog dentro una potenza hard rock su “Stand Tall”, intensa e da arena “Watch Me Burn”, con la conclusiva “Wild and Hungry” che interpreta la sintesi di un hard rock sincero, possente, potente, subdolo, grintoso e fottutamente impossibile da cacciare due metri sotto terra. Vi manca l’hard anni ’80 e non vi bastano le bands storiche ancora in circolazione? Shakra. Loro sono la cura e, maledizione, anche una stupenda malattia!
(Luca Zakk) Voto: 9/10