(Massacre) “Corpse Breed Syndrome” fece parlare davvero bene di loro e adesso gli italiani 5 Star Grave si prenderanno un altra buona dose di complimenti, perché “Drugstore Hell” è un album che denota sicuramente un passo avanti per Claudio Ravinale e soci. Prodotto da Tobias Lindell (Europe, Hardcore Superstar, Crashdiet e altre band) missato e masterizzato ai Bohus Sound Studios di Gothenburg, Svezia, “Drugstore Hell” mette in scena undici pezzi che rappresentano, ancora una volta, il connubio tra riff heavy/thrash, ambientazioni delle tastiere in stile industrial e un atteggiamento scanzonato che ricalca lo spirito del rock ‘n roll, del punk e dell’hard rock. Non è una questione di stili e sound con i 5 Star Grave, ma concettuale e di spirtio. Come si pongono i 5SG nei confronti dei loro pezzi? Con divertimento e voglia di suonare. “No Devil Lived On” sembra dell’horror punk-rock, ma in versione decisamente più pesante, per via dei suoni. “Death Times Eleven” è sleazy rock sparato a mille, con suoni ammorbiditi rispetto al clima generale, e “Dead Girl Don’t Say No” è ancora più selvaggia di tutte le altre. C’è anche del metal più roccioso e meno festoso e ruffiano, come “When the Lights Go Out”, “Daddy” e “Death Put a Smile On My Face”. Piacevole, anzi il miglior pezzo dell’album, “Love Affair With the Beast”, hard/heavy maestoso e tiratissimo con l’inserto di una voce femminile per il ritornello. Hanno lavorato non solo con lo stile, ma anche nei suoni i 5 Star grave e così facendo hanno realizzato qualcosa di strettamente personale, pur rifacendosi alla migliore tradizione del rock e del metal.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10