(Limb/Audioglobe) Tutte le volte che in redazione arriva un cd della Limb Music, la mia mente va subito con nostalgia alla golden era of power metal, quando produzioni come questa dei Dragony arrivavano nei negozi una volta alla settimana. Ora invece uscite come questo “Legends” sono rarissime e finiscono pure per essere criticate a priori, solo perché l’etichetta dice ‘power metal’! Lasciamo stare questi cattivi pensieri e passiamo ad una analisi di questo debut austriaco, uscito in autoproduzione l’anno scorso e oggi ristampato, condotto secondo i più classici canoni del symphonic power doppiocassato. “Burning Skies” ha più grinta che melodia e il fatto che il singer Siegfried ‘The Dragonslayer’ Samer (peraltro qui in compagnia di Ralf Scheepers) non sia la solita sirenetta dall’acuto a tutti i costi è sicuramente un punto a favore. “Dragonslayer” sposta leggermente l’asse del sound in favore di un approccio più epico, con melodie che vanno dritte al cuore e cori maestosi per i quali si potrebbe fare il nome dei Sabaton. “Wings of the Night” va invece verso l’happy power più dei Freedom Call che degli Helloween; arriviamo poi all’epos di “The longest Night”, che ha molto dei primi Rhapsody ma con qualche fraseggio che ricorda da altre band (per il break strumentale ho pensato molto ai conterranei Serenity). Molto più ingenua e diretta, proprio con il sound di fine anni ’90, “Hero’s Return”; ancora epica rhapsodyana e cori ultraepici nelle conclusive “The Ride” (che però mi dà l’impressione di rubare ai Gamma Ray tre quarti del refrain!) e “Alcador”. Ora che di dischi symphonic power ne esce uno ogni tre mesi, buoni prodotti come questo “Legends” diventano assolutamente imperdibili!
(Renato de Filippis) Voto: 7/10