(Casket Music) Questi gallesi hanno avuto l’onore di passare almeno cinque volte di fila nei miei ascolti durante una sola giornata. Scherzi a parte, questo album è un qualcosa di strepitoso per gli amanti del Doom a tinte Death. Nove tracce di una bellezza disarmante, tra toni cupi e decadenti e voce straziata e straziante. Il minutaggio è logicamente lungo, come imposto dal genere insomma. E la cosa più gradevole è che di tanto in tanto nel disco si troveranno reminiscenze di altri generi, ora l’Heavy classico ora il Black sinfonico, ora persino parvenze di Thrash. Tutto riletto in chiave Doom Death ovviamente, ma che rende l’intero lavoro particolare e mai scontato. Quasi a creare un gioco con l’ascoltatore, che si chiede ad ogni traccia: ‘ma con cosa mischieranno ora il proprio Doom?’. Il pregio maggiore di un gruppo che suona Doom è stupire. Ecco allora pane per i vostri denti. Assoluti.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 10/10