(Napalm/Audioglobe) Dopo il passaggio dalla Nuclear Blast alla Napalm Records, ecco riapparire gli Ex Deo di Maurizio Iacono: se il primo disco di questo progetto ‘romano’ del frontman dei Kataklysm era dedicato a “Romulus”, il secondo si ispira alla storia grondante sangue di “Caligula”, l’imperatore folle che – almeno a quanto raccontano gli storici dell’epoca, tutti a lui avversi – fece senatore il proprio cavallo. L’intro dell’opener “I, Caligula” è pomposa e barocca, poi parte il brano vero e proprio, serrato e ruvido, vicinissimo al battle metal più che a un classico death, scandito dall’incessante ripetizione delle parole del titolo. Più lenta e solenne “Per Oculus Aquila”, con un tappeto di tastiera assai melodico. “Pollice Verso” è forza barbarica soprattutto grazie al profondo growling del singer italo-canadese, mentre con la monolitica e death-oriented “Teutoburg” ci inoltriamo nella foresta che vide la prima sconfitta dei romani contro i popoli germanici. Ancora furia cieca con “Once were Romans”, quindi “Evocatio” chiude il disco come era iniziato, con un brano che starebbe benissimo nella colonna sonora di film come “Immortals” o “Clash of the Titans”. Un disco potentemente evocativo, che riesce a fotografare e a mettere splendidamente in musica il nostro immaginario collettivo dell’età del l’impero.
(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10