(My Kingdom Music) Album devastante, crudele, innovativo. Geniale. I Crest of Darkness di Ingar Amlien tornano, perseverano, non mollano, superano i vent’anni di carriera e commettono il settimo peccato capitale, la settima piaga, il settimo sigillo, ma considerato il livello mostruoso della release parlerei della settima virtù. Nove tracce estremamente classiche. Estremamente innovative… concetti opposti ma assolutamente posti l’uno a fianco dell’altro grazie ad una genialità compositiva sconvolgente. La title track è feroce ma melodica, oscura ma brillante, registrata in maniera sublime, vanta linee di basso eccitanti (cosa comune in tutto l’album), atmosfere di chitarra travolgenti ed una progressione inarrestabile. Ferocia e cattiveria su “Chosen By The Devil”, un brano che apre verso ritmiche pulsanti, tremolo infernali, tastiere suggestive ed un assolo stupendo. “Scourged And Crucified” è superba: un riff frammentato supportato da una ritmica lineare crescente, delle tastiere atmosferiche … il tutto a contorno di uno sfogo di rabbia in perfetto stile black. Meravigliosamente spiazzante lo strumentale “My Black Bride”, dolce, tranquillo, romantico… pieno di sogni… che vengono puntualmente vanificati e distrutti dalla seguente “Borrowed Life”, blackned black, una rabbia ancestrale che emerge e si sfoga senza rispetto, grazie a cambi di tempo repentini, screams disumani, tastiere atmosferiche in pieno contrasto con il resto. Fantastico l’assolo della pestata “The Almighty”, criptica e decadente “Memento Mori”, sintesi del black con la complessa “The Noble Art” prima della conclusiva “Katharsis”, un brano oscuro, introspettivo, ricco di melodia malinconica e reso teatrale dalle sensuali linee vocali dell’attore norvegese Espen Reboli Bjerke. Posso parlare di freschezza nell’ambito di black metal, di tematiche oscure, di violenza efferata, per una band in giro da vent’anni? Si. Posso, in quanto “Welcome The Dead” è l’album di black puro (senza quindi deviazioni verso direzioni sinfoniche, ambientali, ecc.) più fresco ed innovativo dell’anno…. anche se questa valutazione, questo confronto dentro un solo anno è probabilmente molto restrittivo. Oscurità diffusa con violenza ancestrale canalizzata in una raffinatezza moderna. Qualcosa di molto intelligente e dannatamente spietato!
(Luca Zakk) Voto: 9,5/10