(Heavy Psych Sounds) Ode a Lucifero e al suo grido agghiacciante! Mentre la devota cristianità festeggia la Sanctus Pascha, negli inferi serpeggia questo concentrato di male assoluto, di anticristo ostile e glorioso, questo terzo macigno della occult doom band italiana, la quale persevera nelle tenebre con il suo moniker ispirato all’anno dell’ultima esecuzione di una condanna per stregoneria in Europa, ovvero quella della svizzera Anna Göldi, uccisa tramite decapitazione, tanto per far creativamente piacere al Signore. “Clamor Luciferi” non lascia scampo: è una bestia strisciante che ti afferra per i piedi e ti trascina lentamente nelle profondità degli inferi, attraverso miasmi sulfurei, sotto quel fango pregno di putrefazione, godendo della tua sofferenza, delle tue urla, dello straziante dolore scatenato da quei demoni che aggiungono all’agonia il piacere di una flagellazione che devasta le tue carni ormai definitivamente condannate ad un banchetto di vermi. Brani lunghi, lentissimi, pesanti, devoti al down tuning, macigni sonori scolpiti nelle tenebre ed in esse proliferanti, forgiati con la paura, dipinti di un nero impenetrabile e sferzati da venti venefici che soffocano ogni speranza di sopravvivenza. Già l’intro “A Merciful Suffering” è una sublime condanna, mentre brani come “Succubus”, “Demons”, “Black Rites”, “Devil’s Blood” o “Death Ceremony” sono rituali funerei, marce decadenti le quali con ogni passo allontanano da ogni già tenue ipotesi di salvezza. Soffocanti. Devoti alle tenebre sulfuree. Ipnotici, minacciosi, una solenne condanna che ingloba un concentrato di malvagità suprema. Ritmi cadenzati che scendono in profondità, linee vocali eteree appartenenti al mondo dei morti. Venti gelidi come la morte ma incandescenti come le fiamme dell’inferno. La ridefinizione del caos. Il nuovo ordine: Il trionfo del demonio e del suo grido penetrante!
(Luca Zakk) Voto: 9/10