(The Sinister Flame) Con “Gnosis” il duo finlandese giunge al secondo album, dopo un debutto arrivato appena due anni fa; un black metal incentrato sul mid tempo, con intelligenti approcci di tastiere, divagazioni decadenti ricche di malinconica melodia e misticismo. Continua indubbiamente il percorso del precedente “Praxis”, come se quel disco fosse stato una introduzione, rivelando subito lo stile di una band devota alle arti magiche, all’occulto, una band convinta che la magia non è semplicemente un’azione ma è uno stato mentale, un modo di essere. Il loro black metal riesce ad essere ricco di accattivante e coinvolgente semplicità e allo stesso tempo di suggestiva atmosfera ricca di senso maestoso, grazie anche a quelle tastiere che non portano la band su territori symphonic ma aiutano piuttosto ad rendere il tutto molto più epico e travolgente. Tirata ma ricca di emergente melodia grazie ad una chitarra ricercata e linee di basso pulsanti la opener “Will Embodied”, un brano che non nasconde un velo di drammaticità introspettiva. Mid tempo tuonante con “Oneiric Portals”, un brano incalzante che evolve in una melodia scandita da un ottimo tremolo. La tendenza epica degli Aethyrick esplode con la favolosa “Stellar Flesh”: ancora linee di basso sublimi, tastiere che scandiscono un percorso di disperazione evidenziato vocals pregne di sofferenza. Una melodia di derivazione depressive ma sicuramente sublime aleggia tra le intense vibrazione di “Your Mysteries”. Infiltrazioni di certe parentesi degli Immortal arricchite da una chitarra acustica sulla meravigliosa “Blood Acre”, sussulti intensi e tastiere provocanti con “Anointed Bones“, tragedia ed irrefrenabile progressione sulla conclusiva “Golden Suffering”. Con una produzione veramente ben fatta ed efficace nell’esaltare ogni strumento, “Gnosis” -la conoscenza- è un percorso verso la verità assoluta che risiede al di là di tutto quello che possiamo vedere con occhi umani, non addestrati per scrutare oltre, oltre la coltre della nebbia della mediocrità, oltre i limiti dell’essenza terrena, attraverso i meandri dello spirituale, oltre i confini, oltre il cosmo, oltre un concetto di esistenza ancora inconcepibile e comprensibile solo a pochi eletti.
(Luca Zakk) Voto: 8/10