(Black Widow Records) Quando sei in giro da oltre 40 anni, contro ogni tendenza, moda o scommessa… quando sei in giro da oltre quattro decenni sfidando ogni contrasto, affrontando tutte le limitazioni mentali di un paese bigotto, quando sei vicino all’immortalità senza comunque aver mai raggiunto livelli sfacciatamente popolari di bands come Metallica o AC/DC, allora vuol dire che sei un qualcosa di speciale. In Italia questa entità speciale è capitanata da Steve Sylvester ed è rappresentata da quella creatura maligna nota come Death SS la quale, raggiungendo questi livelli ‘divini’, scatena tendenze strane, tendenze tali da rendere ovvio, scontato e prevedibile il concepimento di un mega-tributo. In questi casi, di solito, trovi una decina di band poco famose che registrano una canzone nota, magari litigando con le altre band partecipanti su argomenti tipo ‘no quella la faccio io,quella la fai tu!’. Con i Death SS le cose sono molto diverse: non solo si tratta della seconda pubblicazione di questo tipo (la prima fu “Beyond The Realm Of Death SS”, quasi due decenni fa), ma questa release propone ben trentacinque brani di altrettanti artisti, tutti impegnati a suonare cover diverse dei Death SS. Attenzione, non stiamo parlando di bands underground locali, ma di un paniere di artisti nazionali ed internazionali di un certo livello, tanto che l’etichetta ammette di aver sostenuto il duro processo di scelta tra una travolgente valanga di offerte di partecipazione provenienti da tutto il mondo! In questo triplo CD/quadruplo vinile ci sono brani eseguiti da artisti quali Watain, Forgotten Tomb, Il Segno del Comando, Nibiru, L’Impero delle Ombre, Nokturnal Mortum… ed ogni brano risulta bello, potente… sia per una esecuzione sempre personale, sia per la capacità di mantenere viva la pesante essenza originale; dopotutto, a pensarci bene, non si può migliorare la perfezione… giusto?
(Luca Zakk) Voto: s.v.