(Avantgarde) La prima cosa che si nota in quersto nuovo album degli Abigor e la riduzione della velocità. Non siamo di fronte ad una selva di pezzi lenti o in mid-tempo, ma le fasi veloci sono numericamente inferiori rispetto al normale. Altro aspetto lampante è il sound fatto sempre di black metal, ma con nuove e continue escursioni nel blackened e la cosa conferisce un tocco di modernità, affiancata comunque da una sana e mai eccessiva tradizione. Questi gli argomenti principali che segnano il ritorno per la formazione austriaca, sempre formata da P.K. e T.T. e dalla partecipazione per le voci di Silenius, in sostanza ancora un ex vista la sua presenza da sessionman. Album pregno di un’atroce tensione, determinata anche dall’argomento: “Leytmotif Luzifer” è un album scritto in forma liturgica sul terzo percorso ai misteri di Satana, cioè la sua adorazione pura e senza compromessi, e quante insidie l’uomo affronta attraverso le tentazioni. Il riffing di P.K. è nervoso, teso, demoniaco inscena una vera liturgia del male, mentre il cantato è una fenomenale recita degli abomini di questo percorso votivo. In forma anche T.T., il suo scansionare non è solo precisione, ma anche una continua e pertinente scelta dei tocchi a seconda delle situazioni sonore prodotte. Un album leggermente fuori dalla tradizione Abigor, ma “Leytmotif Luzifer – The 7 Temptations of Man” rientra nella capacità del duo austriaco di creare atmosfere ferali, sulfuree, maledette. Una colata di male. Puro, forte, liricamente intenso e senza compromessi.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10