(W.T.C.Productions) “Totschläger” a detta degli Abigor non è un “Nachthymnen part II”, pur avendo altrettanti momenti maestosi. Non è “Orkblut – The Retaliation” e neppure “Opus IV”, ma vi sono molte sue parti che riprendono certi loro misteri. “Totschläger (A Saintslayer’s Songbook)” non è neppure “Leytmotif Luzifer” ma possiede lo stesso vestito sonoro, lo stesso ‘wall of sound’. “Totschläger (A Saintslayer’s Songbook)” possiede dunque le atmosfere degli anni ’90 ma al contempo sono gli Abigor di oggi che aggiornano, potenziano lo spirito di quel black metal. Questa è la riflessione degli stessi Abigor e l’album in questione è dunque l’ennesima grande manifestazione della band. Gli austriaci, autori di una discografia colma e ricca di album importanti, dopo ventisette anni sono capaci di officiare il black metal con la loro attitudine ma arricchendola ulteriormente. Un album pazzesco per foga, maestosità e potenza, per le parti orchestrali, i sintetizzatori e tutti i suoni a sostegno dei canonici chitarre, basso e batteria. Inoltre contribuiscono a rendere l’atmosfera ulteriormente misteriosa, esoterica, satanica. Il nocciolo black metal del loro sound è come sempre fatto di riff giocati con tremoli cantilenanti e sinistri, oscuri e maledetti e con velocità sostenute. La loro caratteristica di produrre assalti, scatti furiosi, è degnamente espressa in questo ennesimo album.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10