(Satanath Records) Non so neanche se abbia senso mantenere il nome per questo gruppo: nel 2019 sono arrivati due componenti tedeschi che hanno cambiato radicalmente il sound del gruppo, il cantato in tedesco ne è un esempio lampante. Non solo, l’intero mood della band è diventato più lento, più simile al doom che al black. Le atmosfere ne hanno risentito positivamente e per fortuna quell’appeal underground è rimasto intatto e marcio al punto giusto. Se presente, quel poco di melodia è funzionale al suono malato e rende perfettamente la sensazione di straniamento che aleggia in ogni traccia. Una certa pesantezza riverbera in tutto il lavoro, facendo di fatto evolvere il gruppo in un qualcosa di molto diverso da prima, che ripeto avrebbe meritato un nuovo nome.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10