(Invictus) Dal primo demo sono passati ben cinque anni e ora questo EP di due tracce per ben venti minuti e rotti di musica… glaciale. Probabilmente questi baldi giovani dai nomi impronunciabili si sono persi in qualche landa ghiacciata e lì per puro caso hanno trovato un abisso e l’hanno ripreso nella copertina. Uno di quei canali che ogni tanto emergono dalle viscere del terreno e che ti offrono una corsia preferenziale per chissà quale funesto universo parallelo. E hanno messo in musica le loro sensazioni al momento della calata verso il fondo del baratro (ammesso che abbiano trovato un fondo). Risultato? Due ottime tracce di Black leggermente atmosferico ma molto pesante, in cui la voce troneggia sulle composizioni e dando loro una vena di malato e macabro. Le chitarre macinano riff nervosi e alieni, mentre basso e batteria sembrano stentare nel rincorrersi l’un l’altra. Ottimo inizio per questi islandesi… sperando che siano realmente loro quelli che sono riemersi dalla voragine…
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10