(Punishment 18 Records) Perché Adrie Kloosterwaard e gli altri Sinister hanno necessità di suonare con un altro nome? La domanda sorse al comunicato che annunciava la nascita di questo side project e ascoltando “Habeas Corpus” non si arriva ad alcuna risposta. “Habeas Corpus” è il classico death metal pesante, di granito, dove il riffing viene marcato stretto dal drumming martellante e spietato. Questa disciplinata direzione stilistica non garantisce sensibili novità, rispetto a un lavoro dei Sinister. Dal punto di vista strettamente personale di chi scrive, la minima diversificazione nel sound in questo alter ego dei Sinister è un flebile richiamo al death metal svedese, in particolare ai Dismemeber. Senza dimenticare qualche plettrata alla Slayer, su tutte “Boiled By Dead Water”, ma soprattutto nelle impostazioni dei solos. Da subito si evince l’immenso lavoro di Toep Duin con le bacchette, tuttavia premiato da una produzione che non appiattisce i componenti della batteria. A dire il vero Gertjan Vis con il suo banco mixer è colui che ha reso questo lavoro pulito e potente, insomma il valore aggiunto. Oggettivamente da un side project, teso a coinvolgere una intera band di un certo spessore, ci si aspetterebbe qualcosa di diverso o atipico rispetto al sound proprio, ma in conclusione “Habeas Corpus” è un lavoro che si lascia ascoltare e non deluderà gli appassionati più intransigenti e vincolati al death metal.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10