(Terror From Hell Records) Dissacranti. Funesti. Dannati. Gli Abysmal Grief sono forse la band più estrema, più occulta e più deviata del pianeta. Certo, ci sono centinaia di band estreme, oscure, demoniache le quali propongono rituali occulti e deviati, che inneggiano e adorano il male, che negano la vita, ma solo gli Abysmal Grief riescono a tingere l’atmosfera di nero e cremisi, trasformando in decadenza funerea parole divine sempre profeticamente pronunciate in bilico tra un pietà celestiale ed violenta bestemmia infernale. “Reveal Nothing”, ad un anno esatto dal fantastico “Strange Rites of Evil” (recensione qui), è un’altra irriverente e sconsacrante pubblicazione, la quale celebra il ventennale di questa superlativa band, partorita dalla morte e alimentata dall’essenza e la sintesi dell’oscurità. La release è composta da un box in serie estremamente limitata contenente un nuovo brano (“Cursed Be The Rite“) ed una serie di singoli e brani tratti dai vari splits e 7” usciti nel tempo, compresa una re-release di “Mors Te Audit”, il demo tape del 1999 originariamente pubblicato in sole 13 copie, proposto nuovamente in cassetta! Il box poi offre gadgets tipici per queste release, come la maglietta, il poster o la spilla. La cosa stupefacente, però, è che questi brani suonati in sequenza, questa track list a cavallo tra un ‘best of’ ed una ‘b side compilation’ è dannatamente stimolante, un’esaltazione sepolcrale con un eccitante profumo di morte, di eternità spettrale, di perversione demoniaca, di celebrazione spirituale, il tutto proposto con violenza innanzi agli occhi di dio e con gocciolante con lussuria al cospetto del regno delmaligno. Come di norma, l’occult metal della band è un doom pulsante, sempre reso divino, subdolamente ecclesiastico da quelle keys altamente suggestive, mentre le linee vocali elevano il tutto a livelli eccelsi grazie a Labes e al suo equilibrio tra growl privo di pietà e clean sempre posseduto da credo occulti e irrivelabili misteri. L’odore di morte seminato da questa band in vent’anni è tremendo, stagnante, lacerante; questa celebrazione della loro attività, questa messa, questa funzione, questi vesperi sono perfetti per chiunque ami la band o per chiunque la ignori e voglia entrare nel santuario avvicinandosi a questa congrega di ricercatori impegnati nello studio della spiritualità della morte, della sua essenza e significato filosofico. Grandiosi. In nomine Christi. In Morte. Amen.
(Luca Zakk) Voto: 10/10