(Goomba Music/SPV) Mezzora di brutalità. Scatole craniche spappolate a forza di poderose mazzate. Credo sia la più semplice, chiara ed esplicita descrizione di questo album, il debutto degli americani Acaro. Una band decisamente valida che ha già condiviso i palchi con vari act, tra questi Gojira, Lamb Of God, Amon Amarth e Cannibal Corpse. Un death metal assolutamente sincero. Veloce. Molto ben suonato. Una componente melodica che mai cede il passo alla potenza dell’esecuzione. Assolutamente interessante la produzione di riffs, quelli mortali, quelli marchiati con il simbolo della radioattività. I due chitarristi eseguono un lavoro di spicco, e si esibiscono in assoli decisamente ben riusciti. Il vocalist rimane in equilibrio tra un feroce growling death metal ed un brutale urlo metal core. E’ infatti questo pizzico di metal core che rende diverso, intelligente e mai monotono questo album. Il risultato finale è un disco che trasuda energia, senza suonare ripetitivo, senza mai annoiare. “R.O.J.” è uno dei pezzi migliori, offrendo una variabilità ed un dinamismo notevoli per una singola canzone. Anche “This Treachery” è molto ben riuscita, ed offre del death metal assolutamente letale, specialmente dal vivo. Molto più orientata verso il “core” è invece “Throne Of Blood”, anche se mai priva di melodia e di un’accattivante progressione. Sperimentale la conclusiva “Forever Is Temporary”, la quale presenta anche una voce pulita, una struttura a tratti più lenta, ed offre un risultato complessivo originale e d’impatto. Una band molto valida. Che si sta guadagnando fedeli fans con decine di esibizioni aggressive e coinvolgenti. L’appuntamento con il primo album conferma una combinazione di melodia e violenza perfette, e delle potenzialità che, se ben sviluppate, possono regalare a questi cinque ragazzi delle belle soddisfazioni.
(Luca Zakk) Voto: 7/10