(Hells Headbangers) Gli acid Witch stanno poco a poco scalando le classifiche delle mie personali preferenze. Fatto uscire ad hoc per Halloween, il terzo album degli americani (si, solo tre in dieci anni) è un tributo a tutto ciò che questa festa rappresenta nella cultura di massa. Come in ogni loro album è presente la componente horror assieme ad un suono settantiano, ma rispetto al passato ho avvertito un leggero appesantimento dei suoni, quasi un omaggio a certe tracce di king Diamond e dei Death SS di Heavy Demons. Il doom è onnipresente, come da tradizione Acid Witch ma rielaborato in chiave moderna e molto più aggressiva, anche rispetto ai lavori precedenti. Ritagli di discorsi dalla radio e improbabili siparietti da baraccone degli orrori intramezzano spesso e volentieri i brani, a formare una colonna sonora per un festino di fine ottobre a base di alcol, delirio e viaggi allucinogeni. Il suono è veramente molto pastoso e live, una costante del combo sin dai primi lavori. Insomma, pur essendo assolutamente un gruppo di nicchia, gli Acid Witch fanno la loro figura sfornando lavori che gente come Rob Zombie si sogna da almeno quindici anni (il paragone ci sta se si parla di freak show e affini) e questo per me è un pregio indiscutibile. Continuate così gentaglia!
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10