(Osmose Productions) Gli Ad Hominem non hanno bisogno della minima presentazione. Il progetto francese è stato uno dei più controversi degli anni recenti del black, proponendo temi sempre scomodi e sempre ripresi con una sfrontatezza e purezza invidiabili. “Napalm For All”, genialità del titolo a parte, sposta se possibile ancora più in là il livello di estremismo sonoro, più che altro nei testi, sempre irriverenti e blasfemi. Musicalmente parlando è curioso come l’approccio black ‘n’ roll si sia fatto ancora più forte e parallelamente il suono si sia sviluppato in modo ancora più malato e annichilente. La musica degli Ad Hominem è pura volontà di distruzione, ‘pura, cristallina’ come direbbe il colonnello Kurtz in Apocalypse Now, una non celata malignità verso il genere umano tutto e la palese tendenza a radere al suolo qualsiasi barlume di culto religioso. Inutile dire che l’album non è fatto per così elucubrate considerazioni ma si presta invece ad un ascolto immediato e potente, forte di canzoni dirette e aggressive senza la minima volontà di far riprendere fiato all’ascoltatore. Un album a mio avviso da inserire tra i vertici compositivi del gruppo, un inno alla volontà di annichilimento totale di tutto ciò che di morale permea ancora la civiltà moderna. Disgreganti.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9/10