(Red Cat Records / The Orchard) Il nome del trio fiorentino è singolare e attira l’attenzione verso il loro alternative rock che pesca anche dal grunge e con qualche sortita di rock classico anni ’60-’70 e senza dimenticare all’occorrenza la canzone italiana. L’opener “Anna” introduce un clima Meat Puppets che porta a una coda di acid rock tipo Gratful Dead o 13th Floor Elevators; la successiva title track gioca con lo swing e il boogie e ricorda in maniera estemporanea Fred Buscaglione e non solo. Bravi gli Addio Proust! nel gestire i suoni, passando da situazioni rock, grunge ad altre noise e acide. D’improvviso, con stile, con idee e tanta personalità. Il trio si concede la pacata, disinvolta, riflessiva e veritiera “Il Vino”. Brano nel quale la chitarra accompagna il cantato dello stesso Mattia Gonnelli, e con un basso verboso, loquace, frizzante di Marco Santi. Fragorosa la conclusiva “Io Sto Bene”, grazie ai colpi perenni e solenni di Martina Vincenzoni alla batteria. Ora non resta che specificare che tre dei pezzi citati, sono cover. “Anna” è proprio quella di Lucio Battisti, “Il Vino” è di Piero Ciampi e “Io Sto Bene” è la canzone dei CCCP che è parte dell’album “Fedeli Alla Linea”. Se con “Il Vino” gli Addio Proust! deturpano il brio musicale di quel meraviglioso pezzo di Ciampi, “Anna” ribalta Battisti e con classe. “Io Sto Bene” non sono più i CCCP, per velocità, per il cantato, ma l’impatto del brano è decisamente interessante. Un album alle spalle, nel 2016 che si intitola “Io Non Ho Mai Perso Il Controllo”, sempre per Red Cat, partecipazioni all’Arezzo Wave e al Pistoia Blues, poi altro ancora e soprattutto un nuovo album a cui dedicarsi, sono il passato e il presente della band. Aspettiamoci qualcosa di molto grosso, in futuro.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10