(Extreme Metal Music) L’Impero è tornato e per la quarta volta. Quattro album in dieci anni, una dozzina totali di vita per Ade, nome funesto e musica densa di vita, di idee e qualità. Sono di Roma e implementano nel death metal aspetti folk, creati anche dall’ispirazione di musica antica, greca e romana, che si immergono in un tessuto melodico epico, magistrale e sovrano. I temi sono l’antica Roma. L’età cesariana, la sua storia, i suoi segreti, le sue figure. Tutto è Roma, anche in “Rise Of The Empire” che vede una band dai connotati sia brutali, sia lavorati e precisi che lasciano comunque largo spazio a tematiche sonore d’impatto e melodiche. Fasi folk di grande pregio, ottimamente suonate e altrettanto concepite. Diocletianvs è la nuova voce (ovvero Nikolas Bruni preveniente dai Suicidal Causticity), un centurione che sprigiona un growl cupo, estremo, torbido e che perfetto sarebbe per una brutal death metal band. In tal senso però proprio questo suo estremismo rende certe parti della musica appunto più estreme, o almeno vi contribuisce a farlo. Tuttavia il cantato di Diocletianvs è piuttosto variabile, quando soprattutto viaggia sul growl dai toni harsh. Fabivs, chitarrista, resta il solo depositorio di questa narrazione storica nata nel 2007, infatti non è il solo Diocletianvs l’elemento nuovo, ma in pratica tutta la formazione. Dario ‘Cornelivs’ Lastrucci, bassista di Subhuman e Suicidal Causticity, Davide ‘Decivs’ Itri alla batteria da Plug Of Apocaypse)e Francesco ‘Nerva’ Fasolo, l’altra chitarra già negli Overactive. Solo Nero, ormai ex chitarrista della band, ha collaborato per “Rise Of The Empire”, ma il tutto è frutto di un ennesimo cambio che non ha però scalfito la forza e l’autorevolezza di Ade. Anzi, il tasso artistico, musicale e concettuale è progredito, in quanto per Fabivs e i nuovi il livello non sembra essersi stabilizzato, ma appunto segna una nuova riuscita.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10