(Massacre/Audioglobe) Da quasi venti anni sulle scene, i tedeschi Adorned Brood sono una di quelle formazioni no compromise: pagan/black metal quadrato e martellante dall’inizio alla fine di ognuno dei loro numerosi album (credo ben otto), con le parti acustiche caratteristiche del genere isolate in brevi intermezzi strumentali d’atmosfera. “Kuningaz” non si sottrae a questa ferrea legge e i fans sanno già cosa aspettarsi. L’intro folk sinfonica “Einkehr” stride meno del previsto con la successiva titletrack, che tiene sufficientemente a bada la componente black in favore di un mood generale alla battle metal. Per capirci, gli Ensiferum avrebbero potuto sicuramente includere questo pezzo nel loro ultimo disco! La componente black si fa sentire molto di più in seguito, ma si armonizza sempre con una forte epicità di fondo (come dimostrano “Victory or Valhall” o l’aspra “Kreuzelast”, cantata in tedesco). Con alcuni passaggi di “Men” si arriva quasi al folk dell’Europa orientale, mentre “Just a Fight” ha un mood più celtico e non del tutto in linea con il resto del disco. Si chiude con la potente rabbia di “We are Legion”. Un disco sul quale potete scommettere ad occhi chiusi; direi addirittura che i tedeschi, nel mio cuore metallico, hanno preso il posto dei Siegfried!
(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10