(Pure Prog/Audioglobe) La Pure Prog Records, costola della beneamata Pure Steel, inizia al meglio le proprie pubblicazioni nientemeno che con il terzo album degli Adramelch! La band lombarda potrebbe non essere nota ai più giovani fra di voi, ma “Irae Melanox” (1988) si trova ancora oggi fra i dieci migliori debut italiani di tutti i tempi, e “Broken History” (2004) fu un ritorno esplosivo e apprezzatissimo in tutta Europa. “Lights from Oblivion” presenta alcune differenze con i predecessori, perché c’è meno epic metal e più rock progressivo, eppure dalla prima nota l’aura caratteristica della band avvolge l’ascoltatore in modo specifico e unico. Subito ammaliante “Lights”, con i suoi percorsi tortuosi fra parti veloci e lente, le sue trame chitarristiche complicate e l’inconfondibile voce di Ballerio. “Aelegia” è epic metal nel senso più nobile del termine, e se non capite cosa intendo ascoltate la parte finale con i cori e l’assolo! Subito identificabile (e bellissimo) il giro di “Islands of Madness”, una canzone di una eleganza struggente, mentre “Wonderful Magician” fa pensare in modo particolare a “Broken History” per le sue chitarre avvolgenti. Anche questo brano contiene una sezione strumentale di quasi 3 minuti dove tutti i membri della band possono mostrare le proprie capacità. “Tides of my Soul”, dove Ballerio duetta con Alex Mereu degli Holy Martyr, è il brano più lungo, cangiante e progressive del lotto; dopo il ricco strumentale “Chiaroscuro” abbiamo ancora le rarefatte e poi ipnotiche atmosfere di “Pain after Pain”, un brano dalle due anime ben distinte, e i percorsi stavolta davvero prog di “We march, we fall”. Agli Adramelch si può soltanto lamentare di aver pubblicato tre album in 24 anni: la loro musica si trova senza mezzi termini alle rarefatte altezze dove soltanto i veri maestri sanno arrivare. “Lights” è un disco da ascoltare nella sua interezza, lasciandosi cullare dalle sue labirintiche melodie che dischiudono i propri segreti soltanto dopo ripetuti ascolti. Musica con la M maiuscola di cui dovremmo essere italianamente orgogliosi.
(Renato de Filippis) Voto: 8,5/10