(Moribund Records) Ad ogni uscita, l’asticella che indica la qualità sonora dei tedeschi si sposta sempre più in alto. A quattro anni dal precedente, ottimo lavoro, gli Adversvm se ne escono con un disco molto oscuro, addirittura più dei precedenti. Dieci tracce, di cui cinque lunghe strumentali e cinque altrettanto lunghe canzoni con un cantato che fa avvicinare molto il genere al black metal. Anche se, va detto, i lidi del doom non vengono mai abbandonati, quanto piuttosto esplorati nella loro componente più criptica e corrotta. Alcune sfuriate, tipo quella iniziale in “Sinistrum”, sembrano tradire questa volontà di esprimere le componenti più squisitamente oscure del doom (come se agli Adversum mancasse questo tratto…), con un conseguente guadagno per l’album in termini di longevità e dinamicità. Nonostante il genere proposto, infatti, assicuro che il disco si ascolta tutto senza interruzioni, nonostante l’alto minutaggio. Una caratteristica, questa, propria di pochi gruppi nell’ambito…
(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10