(Pesanta Urfolk) Qui c’è Blake Green degli americani doom/droner Wolvserpent. E questo è un altro dei suoi progetti, uno dei tanti… un progetto che arriva al quarto capitolo offrendo scenografie oscure, orientate ad atmosfere doom, con una poderosa valenza cinematografica. Siamo in territorio ambient, con iniezioni di dark… mentre aleggia un alone che oserei definire country, … praticamente un ambient-folk digitale, dark-elettronico, pieno di orrore e decadenza. E sofferenza. Suoni lenti, puramente ambient, linee vocali darkettone, lente e strazianti… e suoni che ricordano un Ennio Morricone western, con una drammaticità qui resa infinita, travolgente. Depressiva. Un ascolto intenso. Lontano dal metal, ma lontano anche da qualsiasi altra cosa, specialmente dal contatto con il mondo il quale, durante l’ascolto, viene semplicemente annullato. Quaranta minuti di abbandono. Da soli. Di notte. In cuffia. L’alcol ed il fumo non possono mancare.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10