(Agonia Records) È da prima di “Hypnosophy” (recensione qui) che i greci Aenaon annoverano un sassofonista fisso in line up… e già questo fatto li colloca automaticamente ad un livello diverso rispetto a tutte le altre band black metal del globo. Se l’avant-garde marcatamente presente sul precedente album edito dalla code666 era già spinto avanti a livelli contorti, “Mnemosyne” sale di livello distruggendo ogni facile abbinamento tra band e genere musicale. Certo, il metal estremo è persistente, ma come spiegare quei cambi tematici repentini, come sulla opener “Psyche” la quale passa da dimensioni black pungente ad un noir suggestivo dipinto da quel sassofono irresistibile? I malpensanti potrebbero dire che l’accostamento stilistico che gli Aenaon mettono in piedi è forzato… ma tale opinione sarebbe da fonte ignorante, in quanto la dimensione stilistica, musicale ed atmosferica della band greca raggiunge ormai livelli superlativi. Indescrivibili… con capolavori come “Synastry of Heartbeats”, o come le deviazioni intime di “Pleiades“, o le provocazioni di “Clark Nova”. Sei anni per questo contorto concepimento. “Mnemosyne”: dalla dea greca che conserva la memoria storica in quel tumultuoso fiume dei ricordi. La cosa certa? La musica degli Aenaon non è facilmente dimenticabile: una volta guadagnato l’accesso a questo labirinto sonoro, l’unico percorso possibile è quello di un innalzamento spirituale! E loro? Gli Aenaon? Oscuri giullari, autori di una nuova prova d’arte deviata, malata, malsana, insalubre e… meravigliosamente intrigante!
(Luca Zakk) Voto: 9,5/10